RADUNO INTERREGIONALE C5: IL DIARIO DI UNA ESPERIENZA INCREDIBILE
4 dei nostri migliori colleghi regionali di calcio a 5, sono stati invitati a prendere parte al 1° raduno interregionale di calcio a 5 tenutosi al Terminillo con i Cra Abruzzo e Lazio; in ordine nella foto Massimo TIBERIO, Gabriele SCUCCIMARRA, Marco DI FILIPPO, (OT Regione Abruzzo Salvatore VITTORIO) e Alessandro DI PAOLO
Ecco la descrizione dei 3 giorni riportata dall’articolo di una nostra collega laziale:
DIARIO DEL 30 APRILE 2010…
Ogni storia che si rispetti inizia con un viaggio. Questa volta, però, non mi riferisco ad un viaggio fisico, ma a quella continua esperienza della vita di un arbitro, che lo porterà ad essere un “grande” arbitro. E’ iniziato oggi un nuovo viaggio per gli arbitri migliori dei CRA di Lazio e Abruzzo. Per la prima volta due regioni si incontrano in un raduno comune, dividono gli stessi spazi, le stesse emozioni, lo stesso intenso programma. Non so ancora quale effetto avrà questa nuova modalità di raduno, ma ho la percezione che oggi ha inizio una nuova “era” di crescita e formazione. Sono queste due regioni ad aprire l’esperimento. Già da subito gli organi tecnici delle due regioni, Marco Tosini e Mario Pavoncelli mettono in chiaro gli obbiettivi da perseguire. Si mira ad un’organizzazione del raduno in stile CAN 5, con tempi molto stretti ed attività continue.
La riunione all’arrivo vuole proiettare tutti gli arbitri da subito nel vivo del raduno. Si focalizza l’attenzione sul concetto di meritocrazia, che sempre più prende piede come criterio di scelta e promozione agli OT nazionali. Meritocrazia oggi significa osservare, giudicare e premiare sia le doti arbitrali sia l’aspetto comportamentale del direttore di gara. Proprio questo argomento diventa il punto centrale dell’intera riunione. Curare l’aspetto comportamentale significa crescere, è l’elemento di equilibrio tra un arbitro bravo ed uno perfetto. Significa guadagnarsi credibilità in campo e affinare l’abilità nella lettura delle partite. Diventa quindi fondamentale un raduno come questo, un occasione per imparare a fare squadra, a collaborare aiutandosi l’un l’altro, in modo da creare perfetta sintonia in campo. Ma in realtà nella famiglia del calcio a 5 c’è molto più di un campo. Gli organi tecnici non smettono di ricordare come siano importanti i rapporti di amicizia nati in questi raduni. Disponibilità, umiltà e rispetto sono i tre punti cardine di un ottimo arbitro, che gli permettono di offrire grandi prestazioni in campo e fuori.
Siamo quindi alla fine del primo giorno di questo raduno, quando gli arbitri del Lazio e dell’Abruzzo si ritrovano per le prime disposizioni tecniche e sul programma che li vedrà protagonisti domani.
DIARIO DEL 1 MAGGIO 2010…
Primo Maggio: Festa dei Lavoratori… Primo Maggio in ritiro: gran giornata di lavoro!!!
Nessuna speranza di riposo per gli arbitri di Lazio e Abruzzo, al contrario, è pronta per loro un’agenda piena di impegni. Niente di male, quindi, se si pecca un po’di gola e la sana colazione di uno sportivo si trasforma in un trionfo di croissant e marmellate! Infatti, poco dopo, tutti gli arbitri sono carichi e pronti sulla pista di atletica in attesa di sfidare finalmente il crono. Si inizia quindi con un po’ di riscaldamento ed esercizi d stretching prima di mettere in pista tutte le energie. Non può passare inosservato il fatto che i due gruppi si sono uniti, nonostante le poche ore passate insieme. È evidente che condividere spazio e agenda abbia creato un clima di amicizia e collaborazione. Lo “squadrone” ora si prepara, si avvicina, infatti, il momento dei test. Inizia così la prima prova della giornata. In realtà ogni elemento dimostra di essere in ottima forma, allenato e scattante, ed il tempo non riesce ad essere nemico di nessuno. Altra novità di questo raduno è inserire subito dopo i test atletici, un piccolo quiz da completare in un minuto e mezzo. Lo scopo di questa prova è misurare, testare e allenare il mantenimento della concentrazione sotto sforzo. La lucidità può essere, infatti, un elemento che da solo ha il potere di compromettere una partita. Questo è l’ultimo ostacolo che divide gli arbitri dalla doccia. Si torna così in albergo per la memorabile foto di gruppo. Prima del pranzo, c’è ancora il tempo per una intensa riunione che vede l’intervento di alcuni esponenti come il delegato del sindaco di Rieti che ci ha dato la possibilità di utilizzare le grandi strutture sportive della sua città. Ospite della giornata è anche Antonio Preide, vicepresidente della sezione di Rieti, presente alla riunione per ricordare come questa sezione apprezzi il lavoro del Comitato Regionale e sia vicina ad eventi come questo.
La dedizione con cui ognuno di noi si dedica a questo sport a tutti i livelli – provinciale, regionale e nazionale – è tale da incidere nella vita di tutti i giorni, plasmando carattere e professionalità anche nel quotidiano.
E’ il Delegato dell’OTR abruzzese Guido Alfonsi a sottolineare come nel Calcio a 5 si dia grande importanza alla meritocrazia. Non importa l’età o l’esperienza, si da risalto ad arbitri validi che si distinguono per dedizione, disponibilità, abilità e carattere. Oltre alle doti individuali ogni arbitro deve avere le capacità di sentirsi parte di un gruppo, di modellare la propria visione di gioco in complicità dei colleghi. Questa uniformità di giudizio non può essere forzata ma, nasce proprio da raduni come questo in modo naturale.
Dopo il pranzo, si lavora in campo. La seduta di allenamento pomeridiana corre veloce, anche con esercizi che permettono ai ragazzi di scaricare i muscoli dopo le fatiche mattutine. L’allenamento termina con l’ennesima sperimentazione. Gli arbitri ormai coesi in un grande gruppo vengono divisi per regione. Da qui uno “scambio” che ha visto i responsabili dei due CRA tenere una riunione in campo a parti invertite: Marco Tosini con i colleghi abruzzesi e, Salvatore Vittorio, Collaboratore del CRA Abruzzo per il C5, con il gruppo del Lazio. Un lavoro volto a creare un’uniformità a livello interregionale.
Al rientro i ragazzi si preparano ad una riunione prettamente tecnica. Non a caso a tenerla è Laura Scanu, del Settore Tecnico AIA, presente con noi per l’intera giornata. Con l’aiuto di alcune slides e filmati, Laura e gli OTR focalizzano l’attenzione della platea sugli aspetti peculiari del Calcio a 5. In un campo tanto piccolo, bisogna avere una personalità tale da tenere sotto controllo panchine e giocatori. Proprio per questo diventa fondamentale l’allenamento ed il mantenimento della concentrazione. In più si vanno ad analizzare episodi particolari per rendere ancora migliore la conoscenza di regole generali come nei casi dei “tiri di rigore”, “wait and see” e “contrasti scivolati”.
Dopo una piccola pausa arriva, per gli arbitri, il momento dei test regolamentari.
E’ finalmente ora di cena quando ormai le fatiche della giornata svaniscono davanti un bicchiere di buon vino… E non solo!!! Un brindisi dopo l’altro, si arriva ad organizzare una serata da passare fuori tutti insieme. Prima però, ancora lavoro.
Tutti gli arbitri sono infatti chiamati ad affrontare un colloquio con il proprio organo tecnico. I colloqui individuali si estendono anche oltre la mezzanotte, eppure, tutti i colleghi sono decisi a trascorrere insieme qualche ora, fuori dal programma lavorativo. Ne viene fuori una nottata memorabile, fatta di musica e sorrisi, di libertà e divertimento. Si parla, si scherza, si gioca, si balla nessuno escluso. E’ una vera e propria comitiva di amici ormai, fatta di persone fantastiche, che in un arco di tempo tanto breve sono riuscite ad abbattere i confini regionali per essere finalmente complici in una notte fuori dagli schemi.
DIARIO DEL 2 MAGGIO 2010…
L’entusiasmo dimostrato durante l’intero raduno non si esaurisce certo per qualche ora notturna dedicata all’allegria. Tanta è la voglia di stare insieme, quanto quella di vivere al meglio ogni momento dello stesso. Così al mattino lo “squadrone” arbitrale è di nuovo pronto per il campo. Puntuali e attivi come sempre gli arbitri sfidano il freddo e grigio mattino sulla solita pista di atletica. Tra sorrisi e prove fisiche i muscoli e le menti si risvegliano.
Al rientro si liberano le camere, è il momento in cui si realizza che il raduno volge al termine. C’è ancora un’ultima riunione prima del pranzo. Si lascia spazio alle premiazioni, che dimostrano l’alta preparazione fisica e “scientifica”. Poi, l’altro Delegato dell’OTR Lazio, Michele Aragona ricorda a tutti che la base di ogni buona prestazione è un umore sereno, proprio quello che il raduno “stile CAN 5” garantisce ai partecipanti.
La parola passa poi a Marco Tosini che, con la consueta passione, trova il modo di riassumere tutto quello che durante il raduno è stato trattato, gli aspetti più importanti che ogni arbitro deve sempre tenere a mente: allenamento, regolamento e comportamento. Guido Alfonsi conclude ricordando a tutti che ogni arbitro è, in fondo, il “Custode del Regolamento”. Ho iniziato questo diario parlando di un viaggio. Nella vita arbitrale di questi ragazzi, i migliori delle rispettive regioni, c’è stato il tempo di un viaggio sano, una di quelle esperienze vissute senza mai fermarsi, senza mai avere il tempo di capire importanza di ciò che si sta vivendo. Ma come ogni viaggio, anche qui è arrivato il momento dei saluti. È chiaro che i sorrisi celano un pizzico di malumore. Così il viaggio che sembra appena terminato, continua nella mente di tutti gli arbitri, rivivendone le tappe con quel pizzico di leggera e sana nostalgia.
di Martina Marmo (Collega del CRA LAZIO)
Qui sotto il link del giornalino che contiene, oltre a questo articolo, altre bellissime esperienze fatte della sezione di ROMA2 ormai GEMELLATA con la nostra. Un grazie a DANIELE INTOPPA che ci ha messo a disposizione tutto il materiale!!!