Con la prima Riunione Tecnica Obbligatoria di venerdì 24 settembre è ripartita ufficialmente la stagione arbitrale 2010/2011 e con essa anche la vita sezionale, che d’estate purtroppo viene a mancare nonostante l’impegno dell’intero direttivo per evitare che ci si disperda.

Comunque da qui in avanti non mancheranno di certo le occasioni per vivere insieme importanti momenti di vita associativa. Come ricordato infatti dal Presidente è importante frequentare la sezione anche negli altri giorni della settimana e non solo durante le RTO.

Tornando a venerdì, dopo gli ormai immancabili quiz tecnici (che qualche grattacapo hanno creato) sono stati graditi ospiti il Presidente provinciale della F.I.G.C. Emidio Santacroce e il suo Vice Vittorio Di Matteo. Il Presidente Santacroce, dopo aver snocciolato i dati relativi alla stagione scorsa, ha auspicato un rapporto più sereno e leale tra arbitri e società di calcio nel senso che bisogna raggiungere la consapevolezza che si è componenti diverse di uno stesso movimento e non nemici. Ha rivolto, soprattutto ai colleghi più giovani, l’invito (peraltro ribadito dal Presidente di sezione) a recarsi alle partite con il sorriso sulle labbra e non pronti a una battaglia. Infine ha auspicato un’annata foriera di successi e gratificazione per tutto il movimento arbitrale.

Dopo la visione di un divertente filmato riepilogativo del raduno di Dobbiamo la parola è stata presa dal Presidente di Sezione che non ha potuto non sottolineare come alcuni aspetti di questo inizio di stagione vadano immediatamente migliorati. Nel suo intervento tecnico ha sottolineato l’importanza per gli Arbitri di saper leggere le gare ovvero saper interpretare l’andamento di una partita adeguando di conseguenza gli interventi. Come esempio ha portato quello dei tackle, cercando di far capire la differenza che passa tra un tackle violento e uno duro ma regolare, in particolare quando questi vengono effettuati in particolari momenti della gara. La lotta è quella al gioco violento e particolarmente duro oltrechè alle maleducazioni che sfociano in insulti e comportamenti irriguardosi, ingiustificabili al di la degli errori commessi dagli Arbitri, e a tutela del gioco del calcio. Per essere maggiormente esplicativo ha usato la metafora dell’”arbitro-pilota”, ovvero l’arbitro che come un pilota di un’auto deve sapere adeguare la velocità rispetto al tipo di strada che percorre.

Prossimo appuntamento venerdì 1 ottobre quando, alle ore 19:30, avremo gradito ospite l’Ispettore di Lega della CAN PRO Luciano Russo, già arbitro alla CAN C e assistente alla CAN della sezione di Pescara.