Ma quale OBBLIGO, ma quale FIMG-20131129-WA0006 (1)ORZATURA è venire a partecipare ad una Riunione Tecnica, quando la stessa diventa un eccezionale momento di formazione Tecnica, Associativa e … di Vita! Nessuno sforzo mentale nè fisico si prova quando a realizzare questi momenti è un personaggio come Alberto ZAROLI, che al di là dell’incarico istituzionale come Componente del Comitato Nazionale, rappresenta uno spaccato quanto mai vivo, tangibile e reale dell’AIA moderna; quell’A.I.A. capace di parlare un linguaggio mai banale, incisivo e penetrante alle nuove leve di Arbitri come alle Generazioni esperte, quell’A.I.A. capace di toccare menti e cuori degli Arbitri al fine di aprire le prime e scaldare i secondi; è solo così che la formazione Tecnica ed Associativa diventa formazione di Vita riuscendo a sostanziare e far esplodere in maniera incisiva, coinvolgente, entusiasmante la crescita di ogni Arbitro, ma ancora di più di ogni giovane Ragazzo della nostra Società, portandolo sulla strada del diventare Uomo di responsabilità!

“Nulla si otiene a caso, nulla si realizza senza impegno e senza sacrificio, è solo percorrendo e condividendo un percorso comune che potremmo trovare la rIMG-20131129-WA0015ealizzazione e la soddisfazione delle nostre speranze”…alla presenza del “Presidentissimo” Marcello Coletta, dei Presidenti di Sezione Simone  Di Francesco di Teramo e Nicola Molino di Vasto, del Presidente del C.R.A. Renato Buda, dei Componenti CRA Giulio Cerrone e Mario Pavoncelli, oltre che degli oltre 200 Associati presenti, parte subito enfatizzando dei principi di moralità d’azione l’intervento di Alberto, che prosegue con l’esempio dei grandi del passato, da Lo Bello a Collina, autentiche punte di diamante della storia ultracentenaria dell’A.I.A., per arrivare ai giorni d’oggi dove punta di diamante non è più il singolo, bensì il Gruppo che ha il dovere, tramite i suoi Dirigenti, d’innalzare il livello medio delle performance di tutti gli Arbitri, facendoli avvicinare ad un livello qualitativo medio alto; l’obiettivo è quello di maturare la capacità globale di sostenere l’urto dei campionati di ogni livello e di creare quelle sinergie di squadra capaci di farci  “sorridere” anche alla fine dell’esperienza del campo! Spaziando da temi prettamente tecnici, a temi Associativi, condisce il suo appassionato discorso con il collante della condivisione dei progetti all’insegna dell’impegno, del sacrificio, del divertimento…

Alla fine della Riunione rimane dentro di ognuno il sapore  di aver partecipato non già ad un momento di obbligo, bensì ad uno straordinario momento di crescita umana e di vita oltre che tecnica ed associativa, che ha fatto si che per gli oltre 200 presenti nella Sala Riunioni “Vittorio DE LELLIS” il tempo scorresse…senza tempo…un’ora e mezza letteralmente sgretolatasi negli orIMG-20131129-WA0007ologi. Le lancette di ore, minuti e secondi gelosamente continuavano a muoversi inesorabilmente cercando di primeggiare sull'”attimo che sempre più fuggente” si stava vivendo; il loro sforzo però, risultava vano e senza successo perchè il “religioso”, attento, concentrato, curioso, entusiasta e partecipe silenzio,  non poteva far altro che rendere onore merito ed attenzione a Chi quell'”attimo fuggente” lo stava realizzando e concretizzando: l’Alberto…nazionale, autentico emblema del riconoscimento di quella meritocrazia Dirigenziale che rappresenta forse il grande passo in più e la nuova sfida dell’A.I.A. finalizzata alla crescita coraggiosa dei Giovani Ragazzi, dell’Associazione Italiana Arbitri! Grazie di cuore Alberto e … Ad Maiora!