AIA, prima di tutto un’associazione
Troppo spesso ci si dimentica che far parte dell’AIA non vuol dire soltanto allenarsi durante la settimana in funzione della domenica, troppo spesso ci si dimentica che la prima “A” nell’acronimo che contraddistingue gli Arbitri di calcio, sta per “Associazione”, troppo spesso si danno per scontate quelle che dovrebbero essere le fondamenta del nostro mondo.
E poi ci sono quei momenti che restituiscono brillantezza all’ aggregazione, quei momenti di sano divertimento e palpabile emozione, quei momenti, come la Festa della Befana 2016 organizzata dalla sezione di Pescara lo scorso 5 gennaio, che ci danno la possibilità di tastare con mano che la prima “A” dell’“AIA” è forse molto più importante dell’ultima.
Ogni qualvolta ci si proietta verso un grande obiettivo due possono essere i risultati: la delusione, da un lato, ed una grande soddisfazione, dall’altro. Ogni qualvolta si cerchi di organizzare al meglio un evento, si può fallire o costruire qualcosa di memorabile. Anche quest’anno, come in tante altre occasioni, la sezione di Pescara grazie ad una professionale programmazione proiettata alla realizzazione del risultato, è riuscita a non conoscere né delusione né fallimento, anche quest’anno il Presidente Tarcisio Chiavaroli ed il suo Team grazie all’ intraprendenza di tanti Ragazzi, accorsi senza aspettarsi alcun tornaconto personale, se non quello di stare insieme e divertirsi facendosi carico di tutte le spese, è riuscito a creare un momento aggregativo unico, proponendosi con accresciuta determinazione e convinzione, di perpetuare qualità e costanza nel lavoro sezionale anche per gli anni a venire.
Quando l’eccezionale normalità sembrava sistemata con il puntiglio delle cose fatte per bene, ecco la notizia che non Ti aspetti che rende la serata di indimenticabile straordinarietà grazie alla presenza, annunciata all’ultimo minuto, del Presidente Nazionale dell’AIA Marcello Nicchi. Intervenuto all’esordio della festa in un momento appositamente dedicato al confronto ed al resoconto, il Presidente Nicchi, prima di lasciarsi andare al vivo della Festa, discorre in una distesa analisi dell’anno passato quanto di buono fatto e quanto di migliorabile da fare, aprendo il varco ai propositi per il nuovo anno; con parole calme e consapevoli, il Presidente Nicchi, riesce in maniera ammirevole ad infondere un clima disteso e sereno in vista della ripresa dei campionati dopo la pausa natalizia,“riconsegnando la Sezione, al termine del suo intervento, nelle mani del Presidente Chiavaroli” spronandolo ed esortandolo nel proseguire gli evidenti miglioramenti evidenziati dall’analisi degli indici statistici sezionali (i KPI) su cui l’AIA moderna sta lavorando in ottica di una crescita globale e generalizzata.
Ed è così che, sotto gli occhi compiaciuti ed allegri del Presidente Nicchi e della Sua consorte, consegnata all’A.B. Antonio Gigante la pergamena che celebra i Suoi 50 anni di appartenenza all’A.I.A., in un clima di familiarità, informalità e di festa vera, prende forma e sostanza quella “A” di Associazione che, come specificato poc’anzi, dà senso e logica alle altre due lettere…rendendo un semplice acronimo di tre lettere perfetto solo se considerato nella sua indissolubilità!
Notevole lustro all’intero evento è stato dato anche dalla consegna, per mano del Presidente dell’AIA, della prima divisa ai 53 Ragazzi diplomatisi Arbitri attraverso l’ultimo corso tenutosi nei mesi autunnali, non solo una formalità ma una riconferma, manifestata dalla calorosa partecipazione dei neo immessi e della loro famiglie, di quanto questi Ragazzi possano dare alla sezione di Pescara, in primis, e con l’aiuto di più larghe vedute all’intera AIA.
Non di minor importanza, anzi, anche la consegna della colletta alimentare attivata per l’occasione in favore della CARITAS Diocesana di Pescara...un momento di solidarietà ben recepito dai partecipanti che permetterà a numerosi “meno fortunati” di poter trovare un piccolo momento di conforto e vicinanza.
Ci congediamo dunque dalle festività con animo sereno e ristorato, con un ringraziamento particolare al Presidente dell’AIA, al Presidente Chiavaroli ed al Consiglio direttivo, oltrechè a Tutti i partecipanti. Incorniciata e sigillata una bella Opera che rimarrà nel “museo delle nostre menti e dei nostri Cuori”, i Giovani fischietti pescaresi e non, si accingono con rinnovato entusiasmo e voglia spasmodica, a concentrarsi su Allenamento e Formazione Tecnica, sul Gruppo e sullo “Spogliatoio” con lo scopo di vivere e condividere nel sano spirito Sportivo l’obiettivo di dare spazio con professionalità alle prestazioni arbitrali che il Servizio loro affidato richiede. La consapevolezza, è quella di aver rispolverato una parte dell’AIA capace, ogni volta, di stringerci il cuore in una mano per ridargli, poi, nuova vita.